Geografia strumentale dell'africa sub.sahariana

 

di DUDU' KOUATE ( MUSICISTA E MEDIATORE INTERCULTURALE E MUSEALE)

 

 

Il tempo e lo spazio hanno avuto un'influenza notevole nella vita delle popolazioni africane e di conseguenza nella cultura e nelle tradizioni popolari. Nel corso dei secoli diversi fattori hanno caratterizzato la nascità, l'utilizzo, il significato di molti strumenti musicali.

Le condizioni climatiche e ambientali nelle quali le popolazioni hanno compiuto le loro evoluzioni non sono uniforme, né le loro storie hanno seguito lo stesso corso. Diversi regni ed imperi che si sono susseguiti nel corso dei secoli e in epoche storiche diversi hanno avuto molte influenze sulle tradizioni musicali e strumentali. Infine, il movimento costante delle popolazioni, seguito da espansioni territoriali, ha permesso la nascita di popolazioni miste.

Le risorse strumentali delle popolazioni sono in rapporto con il tipo di occupazione, delle loro attività, della disponibilità di materiali sul territorio e di altri fattori storici.Gli strumenti utilizzati si limitano alle esigenze delle comunità e dei loro bisogni. Risulterà evidente che lo studio di strumenti musicali può essere visto da diversi punti di vista:

Storicamente in tremini di origini e sviluppi.

Culturalmente in termini di usi, credenze, funzioni e valori associati.

Possono anche essere studiati come oggetti concreti in rapporto alla loro tecnologia:

 

- IL loro disegno(aspetto)

-Le caratteristiche artigianali

-I loro materiali di costruzione

-E le loro funzioni musicali e rituali.

 

Le interazioni culturali delle popolazioni vanno oltre i confini territoriali e si espandono a livello continentale. Nel corso della storia dei popoli africani non solo contatti e interazioni interni hanno influenzato la cultura musicale africana, ma anche esterni per via dell'Evangelizzazione, dell'Islam, della deportazione, del commercio di schiavi e della colonizzazione.

 

Tutti questi elementi elencati e citati sopra vanno tenuti molto in considerazione se si vuole parlare bene degli strumenti musicali dell'Africa Sub.sahariana perchè nascono come qualcosa di più di un semplice strumento musicale.

 

"Brera: un’altra storia. Percorsi interculturali nel museo"

Con piacere, passiamo la notizia di una di quelle iniziative veramente valide. Si tratta di “Brera: un’altra storia. Percorsi interculturali nel museo”, progetto rivolto agli adulti, promosso e finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale e dalla Pinacoteca di Brera.

Le collezioni verranno rilette in modo inedito da otto mediatori museali provenienti da Bosnia, Brasile, Egitto, Filippine, Italia, Perù, Senegal e Ungheria. Una modalità per affascinare il pubblico italiano e straniero, favorire l’interazione tra visitatori di ogni provenienza e, soprattutto, rendere il museo un luogo sempre più aperto e attento alla relazione con la collettività con percorsi su tematiche diversificate tra cui Un incontro, Luoghi, I momenti importanti della vita.

Sala interna Pinacoteca di Brera, Milano

Dal 20 ottobre al 25 novembre 2012, nei fine settimana, visite guidate gratuite rivolte a tutti i visitatori (a partire dai 16 anni) della Pinacoteca. Poi, a conclusione dei percorsi guidati, la presentazione degli esiti del progetto e dei sussidi permanenti multilingue che saranno a disposizione di tutti i visitatori dal 2013, anche scaricabili dal sito della Pinacoteca in formato mp3.

 

Il calendario completo del ciclo di percorsi guidati (ottobre e novembre) è disponibile sul sito della Pinacoteca nella sezione dedicata ai Servizi Educativi.

Culture Contemporanee in dialogo

La comunicazione-spettacolo, Culture contemporanee in dialogo, è una delle proposte dei servizi educativi del Museo storico di Bergamo, presenti ne "I fili della storia". Dudù Kouate, griot senegalese, Mimmo Boninelli, studioso di culture popolari, e Sandra Boninelli, impegnata nella raccolta e nella riproposta del canto popolare, raccontano le tradizioni dei rispettivi territori d'origine, rivisitando momenti di un passato lontano e vicino, e offrendo spunti di riflessione sul mondo contemporaneo.

Categoria

Istruzione

POLIRITMIA DEGLI OGGETTI ABANDONATI (P.O..A)

 

LIUTERIA SELVAGGIA

 

PREMESSA

Uno strumento musicale è un oggetto che produce suoni che servano ad esprimere i sentimenti del musicista, L'uomo non ha mai smesso di percuotere, strofinare, pizzicare e soffiare dentro oggetti che trova o che inventi.

Da ormai tempo non si va più alla fontana per prendere l'acqua, ma l'acqua viene da noi attraverso bottiglie di plastica che sotto l'influenza della coscienza ambientale ci invadono.

Attraverso le mode e le tendenze, la liuteria selvaggia, che consiste nel creare strumenti musicali a partire da oggetti non concepiti per tale scopo, offre all'esploratore un terreno di avventure e di scoperte permanenti che lo portano ad un superamento continuo di se stesso.

Siamo nell'era globale dove le scatole metalliche che contengono i vari cibi sono davvero tante e tante sono le diverse forme e tutto questo marca una certa cultura industriale.

Se piene, evocano l'abbondanza e la sicurezza alimentare.

Se vuote, suggeriscono la decadenza.

Se abbandonate, ci invitano alla reinvenzione.

 

 

Per contatto : Dudù Kouate

Tel:3207291611 o 3393346766

E-mail: dudu_k@libero.it

           kankuran@libero.it

 

 

Le storie dell’arte: “Le storie dell’arte”

 

Attori: Almir San Martin, Dudù Kouatè,Pegàs Ekamba Bessa, Anahi Gendler

 

Regia: Almir San Martin

 

Dopo un percorso narrato nelle sale della collezione permanente, il pubblico parteciperà, nello Spazio ParolaImmagine, alla performance teatrale di Almir San Martin, peruviano, Anahì Gendler,cantante israeliano-argentina, mediatori museali della GAMeC, Dudù Kouatè,senegalese, polistrumentista, Pegàs Ekamba Bessa, congolese, attore, danzatore e musicista. La performance, appositamente ideata per Gamec Christmas, affronta attraverso la riflessione su opere e artisti i temi legati alla condizione di chi, come diceva Marguerite Yourcenar, appartiene a un’umanità “pellegrina e straniera”, in. Un grido di speranza per trovare una terra che dia cibo e vita, un sogno per sostenere la partenza, il faticoso inserimento, il rimpianto e la nostalgia per la terra d’origine ma anche un canto di felicità, perché chi parte può essere felice. La GAMeC diventa un momento di conoscenza e di incontro, un luogo dove la memoria diventa protagonista attraverso le parole di uomini e donne che hanno vissuto in prima persona avvenimenti che hanno segnato la nostra storia. L’esperienza della guerra e della prigionia che hanno segnato l’esistenza di Alberto Burri e di Zoran Music, l’esilio di Robert Sebastian Matta diventano parole, suoni, musica ,canti amplificate dalle voci d'immigrati che lavorano insieme per riflettere su temi di rilevanza sociale e per conoscere e custodire la memoria, non solo di ciò che è stato, ma di quello che è oggi.

 

 

Almir San Martin: 328 8648161

Anahì Gendler: anahitamia@hotmail.com

Dudù Kouate:3393346766

Pegase Ekamba Bessa


PROGETTO : KAIDARA

 

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

 

Responsabile e esecutore del progetto: Dudù Kouate, esperto musicista senegalese

 

 

FINALITA’

Promuovere la formazione di capacità di percezione e comprensione della realtà sonora africana legata ai ritmi della vita quotidiana.

Favorire la collaborazione tra gli alunni per la realizzazione di uno spettacolo finale.

Favorire la consapevolezza che la musica è il terreno in cui tutte le culture si fondono e ognuno, con il suo apporto, può fornire un contributo essenziale.

 

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OBIETTIVO

Stimolare la consapevolezza dello scorrere del tempo.

Approfondire l’educazione ai diversi tipi di canti africani.

Lavorare in gruppo per la realizzazione di un progetto musicale ed espressivo collettivo.

Conoscere più da vicino le differenze culturali del continente africano.

 

 

METODOLOGIA

Apprendimento di ritmi e canti per imitazione.

Apprendimento della cultura musicale africana( canti hocket)

Narrazione di fiabe musicate.

Esecuzione di canti, ritmi e danze con l’accompagnamento di diversi strumenti.

 

 

CONTENUTI

Presentazione storica geografica.

La comunicazione attraverso i linguaggi non verbali.

Racconti e drammatizzazione delle fiabe.

Team building(laboratorio).

Geografia musicale(gli strumenti dell’Africa).

 

 

DESTINATARI

Il progetto coinvolge gli alunni delle scuole elementari e medie.

 

 

TEMPI

 

Il progetto prevede un ciclo di incontri che si terranno a scadenza settimanale di 1 ora per un totale di 10 ore. In alternativa è prevista anche la possibilità di comprimere il percorso in un singolo incontro di 2 ore a classe proprio per dare a tutte l’opportunità di parteciparvi. Il laboratorio è finalizzato ad avvicinare i bambini alla cultura del continente africano e in particolare al SENEGAL attraverso l’ascolto di racconti di vita quotidiana. La relazione con l’animatore, un “Griot” senegalese, costituirà inoltre un’occasione per superare quei pregiudizi e quelle paure che sono ancora diffusi non con l’intellettualizzazione ma attraverso la sua tradizione musicale, culturale, sociale e umana, ma anche con i suoi strumenti musicali ricavati da materiali naturali.

Articolazione del progetto:

 

Un “Griot” condurrà i bambini in un viaggio immaginario attraverso il continente.

 

-Spiegherà il ruolo delle percussioni nella vita quotidiana africana.

 

-Parlerà anche dell’uso degli strumenti come veicolo di comunicazione.

 

Durata e costi:

Il costo del percorso di 10 incontri è i tempi sono da concordare in base alle esigenze scolastiche e alla disponibilità economica.

In fede:

 

KOUATE MOHAMADOU